Articolo tratto da Sky Tg24

La madre della giovane vittima ha denunciato la vicenda alle autorità e si è poi rivolta anche al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha condiviso l’accaduto sui social. La ragazza ha riportato lividi ed escoriazioni al volto.

Una studentessa è stata aggredita dalle sue compagne di classe che, divertite, hanno anche filmato la scena. È successo a Marano, in provincia di Napoli, lo scorso 27 febbraio. A darne notizia è il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha condiviso la storia su Instagram dopo l’appello della madre della giovane vittima che ha anche denunciato l’accaduto ai carabinieri. Stando alle ricostruzioni, la ragazza era a casa sua quando alcune compagne le hanno citofonato e l’hanno attirata in strada dicendo che le volevano parlare.

Una volta uscita di casa, la studentessa si è trovata davanti non solo le compagne di classe ma anche una ragazza appartenente a un’altra sezione che l’ha aggredita tirandole i capelli e colpendola con calci e pugni allo stomaco e al volto. La vittima è poi rientrata in casa con varie ecchimosi ed escoriazioni sulle arcate sopraccigliari, al naso e sulle labbra.

Borrelli: Vittima di punizione umiliante

La madre della ragazza, dopo aver denunciato alle autorità, si è anche rivolta al deputato Borrelli che ha pubblicato la vicenda sui social. “È stata vittima non di una semplice aggressione ma, a quanto sembra, di una punizione umiliante”, scrive il deputato.

“Durante il pestaggio, infatti, erano presenti anche alcuni maschi che, oltre a non essere intervenuti per interrompere il massacro, hanno filmato la scena con lo scopo di diffonderla sul web. Anche alla madre della vittima è arrivato il video del pestaggio. Oggigiorno siamo sin troppi abituati a manifestazioni di violenza, ma quando ad esserne protagoniste sono delle ragazzine poco più che bambine rabbrividiamo.

Un raid punitivo che scimmiotta le azioni delle gang di strada, un pestaggio premeditato che si ispira al modus operandi della peggiore criminalità. Abbiamo chiesto che vengono identificati tutti i protagonisti di questo atto criminale, da chi ha teso l’agguato a chi ha picchiato (sembra che non sia la prima volta che lo fa) e a chi ha filmato”.

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