Riceviamo e pubblichiamo
Alpi insieme, per una nuova “soggettività alpina”. Alpi regione unica al centro dell’Europa. Alpi protagoniste della coesione del Paese. Nel “Noi” dei Comuni, Enti che lavorano insieme, con le Comunità montane e le Unioni montane del Comuni.
Se ne parlerà il 17 febbraio a Milano a Palazzo Lombardi nell’Assemblea nazionlale Uncem dal titolo: “Il buon Governo del NOI.
Comuni e comunità in dialogo. Montagna alla prova del domani”. Interverranno Amministratori locali, Sindaci, Consiglieri regionali, esperti, pianificatori, imprenditori, terzo settore, in un dialogo fitto che parte da un chiaro punto: il Paese ha bisogno di paesi, Comuni grandi e piccoli, che lavorino insieme.
Un tema centrale anche per la Lombardia, con la Delegazione Uncem lombarda guidata da Tiziano Maffezzini che ospiterà tutti i Colleghi e le Colleghe.
La montagna è comunità e le Alpi che si muovono verso le Olimpiadi (del 2026 e del 2030) sono una naturale Green Community, che tocca Comunità montane, Unioni montane, Parchi.
La Montagna ha costruito unità, coesione, ha storicamente superato confini e vinto municipalismi, oggi ha bisogno di generare nuove opportunità e Regioni e Ministeri devono favorirle. Non basta qualche contributo o finanza “derivata”, consentita dal centro, alle Autonomie.
Serve vera Autonomia fiscale e generativa, servizi ecosistemici (acqua, legno, clima) che si possono valorizzare in un patto nuovo con le aree urbane. Per questo l’Assemblea Uncem analizzerà anche le sfide dei legami tra Milano, Bergamo, Brescia, Varese, Torino, Udine, Vicenza, Ivrea, Cuneo con le montagne.
Non parco giochi, non luogo di svago e di mero turismo, bensì montagna propulsiva, comunità che unisce tempo, fatica, valori, storie.
Montagna che affronta, in chiave di “comunità verde, nella sostenibilità” – green community appunto – le sfide delle crisi climatica, demografica, economica, generando fiducia, speranza, coesione, lasciando indietro abbandono e spopolamento, costruendo istituzioni nuove, rapporti nuovi tra sindaci, corresponsabilità e progettualità con visione, mantenendo servizi, potenziando scuole, trasporti, sanità, favorendo nuovi investimenti e fiscalità differenziata per imprese ed Enti locali.
Uncem chiede chiarimenti a Governo e Parlamento su Idroelettrico
“Gare o proroghe, occorre definire il percorso. Che la via del futuro dell’idroelettrico fosse piena di tornanti lo sapevamo, ma quanto sta succedendo inquieta i territori.
Dove potrebbero arrivare nuovi investimenti, nel quadro della crisi climatica e demografica, per vincere le sfide, capaci di dare corpo alle vere Green Community.
Invece sull’idroelettrico registriamo preoccupati molteplici scenari non chiari, scelte difficili tra gare da montare, come alcune Regioni hanno fatto, o proroghe per gli attuali concessionari.
La questione è enorme, ben più delle spiagge, e le poste in gioco miliardarie. Per questo i Comuni e gli Enti montani non possono restare alla finestra ad aspettare. Chiedono soluzioni e vie chiare per il futuro. Acqua più forza di gravità sono delle montagne.
E dunque non possiamo continuare a navigare in acque alte senza l’opportuna chiarezza di prospettiva tra i territori, Roma e Bruxelles”.
Lo ha affermato Marco Bussone, presidente Uncem.