Riceviamo e pubblichiamo
Ormai quasi tutti i giorni in Calabria, purtroppo i casi di malasanità segnano e dettano inevirabilmente l’orologio dell’agenda politica.
I bandi per reclutare Medici del 118, vanno deserti generando un fenomeno drammatico la mancanza nelle Autoambulanze dei Medici, fondamentali per gli interventi salava vita.
Questa situazione si aggrava negli Ospedali delle aree interne, come per esempio San Giovanni in Fiore, centro fondamentale della Sila, che copre un bacino di Utenza notevole, che considerando le proebitive condizioni metereologiche e la particolare Oreografia della Calabria, lascia isolati interi territori dall’erogazione di servizi essenziali di Pronto intervento.
Molto spesso il personale sanitario di questi presidi sanitari di montagna, da anni non riceve un’adeguamento contrattuale,attraverso una mortificazioe di operatori sanitari, che proprio perché agiscono in terrotori svantaggiati, dovrebbero essere maggiormente icentivati.
Le strutture d’emergenza urgenza, nelle aree interne come San Giovanni in Fiore dovrebbero prevedere una Organizzazione della Sanità territoriale differente e prioritaria,rispetto ad altri Centri dove in poco tempo si possono raggiungere strutture sanitarie dotate di interventi di Pronto Soccorso e di Medicina d’urgenza Hub o spoke che sia.
I ritardi accumulati non consentono soluzioni facili ed immediate, ma in Calabria molta popolazione è concentrata nelle aree interne, dove il fondamentale diritto alla Salute, viene violato ulteriormente, rispetto ad una situazione di normalità giè critica, bisogna individuare una Organizzazione sanitaria differente, tra aree differenti, altrimenti continueremo a navigare a vista.