Brescia-CatanzaroBrescia-Catanzaro

L’odierna Brescia-Catanzaro è anche la sfida incrociata tra Pierpaolo Bisoli e Fabio Caserta. Un match con il tecnico delle Rondinelle che porta sfiga al collega essendo la sua “bestia nera” ma quest’oggi alla guida di una squadra per lui tabù. Un bel… rebus, quindi, fare pronostici. Che si risolve, però, alle 16.5. Quando il risultato di.   è cristallizzato. Vediamo, tuttavia, com’è maturato, attraverso il consueto film della partita.

Primo tempo:

Al 3’ palla persa banale delle Aquile. Se ne impossessa  Nuamah che entra in area e, malgrado il tentativo di deviazione in angolo di Bonini,  supera Pigliacelli per il momentaneo 1-0. Che dura poco, però. Perché già al 6’, il portiere Lezzerini apre il personale ‘museo degli orrori’ andando a farfalle su un innocuo cross. Ma gli ospiti non ne approfittano. Lo stesso Lazzerini, che oggi proprio ‘non c’è’, vuol tuttavia completare l’opera, intenzionato a fare un bel cadeau ai giallorossi. Che confeziona infatti al 9’, allorché riesce a far la frittata su un colpo di testa a…. rallentatore di Iemmello. Il pari calabro è quindi cosa fatta. La partita prosegue a strappi con pochi sussulti. Se ne conta anzi appena uno per parte prima dell’intervallo. Quando? In rapidissima successione verso la fine del parziale. Al 39’ con il tiro dalla distanza di Bertagnoli, leggermente deviato da Pontisso, che termina non lontano dall’incrocio dei pali. E poi al 40’ con Biasci che rientra e prova la conclusione a giro ribattuta dalla difesa. Poca roba, però.

Secondo tempo:

Contro una difesa come quella del Brescia, a partire come premesso dal portiere, è difficile non andare a nozze. E infatti inizia la ripresa e i ‘generosi regali’ per le Aquile continuano. Stavolta ne impacchetta uno Jallow. Che frana addosso a Cassandro all’ingresso dell’area. È rigore, malgrado le reiterate proteste (più di rito che di sostanza) dei padroni di casa e il check del Var. Ma accade ciò che non ti aspetti.

Il brutto bis di Iemmello, con l’errore dal dischetto, rispetto al recente incontro di Bolzano contro il Sudtirol. Allora si era nel recupero del primo tempo mentre oggi al 3’ del secondo. Ma cambia poco. Perché Re Pietro (ri)alza troppo il pallone e colpisce la parte alta della traversa. Si resta così sull’1-1. Al 15’ è invece l’autore del primo squillo del match Nuamah grazia le Aquile su un tiro da posizione defilata in area. Al 23’, invece, l’incubo Bonini si (ri)materializza per il Brescia, dopo il guizzo al 99’ dell’andata al Ceravolo, ed è 2-1.

Siglato con un colpo di testa agevolato ancora una volta dalla svagata retroguardia lombarda. Al 39’ Iemmello prova a far doppietta, ma anche se il suo tiro sembra indirizzato di poco fuori dallo specchio Lazzerini non può saperlo e si allunga a deviato in corner. Al 42’, però, Pigliacelli sembra invidioso del… dirimpettaio e cucina un altro frittatone con un’uscita che al ‘bresciano’ Bianchi non pare vera. Solo che lo è. Ed è anche l’immancabile 2-2. Ma al 97’ chi sbuca in area su una punizione vicino alla bandierina del corner per il Catanzaro? Indovinato: Bonini, of course. Che sigla l’incredibile 3-2. Quasi uno sfottò per i tifosi della compagine della Leonessa d’Italia.

Conclusioni:

Quelli non giovanissimi tra i tifosi dei giallorossi di Calabria ricordano come il peggiore dei loro incubi una ventosa ma caldissima domenica 17 giugno 2001. Giorno della fatidica finale playoff di ritorno del girone C della C2 con ben oltre 20mila tifosi sugli spalti del Ceravolo (il 99.9% dei quali di fede giallorossa) che attendono la promozione in C1 delle Aquile dopo quasi 10 anni filati di quarta serie. E invece un portiere di nome Di Dio li deluderà con un pomeriggio da film horror in fatto di errori. Quasi imitato poco fa da Pigliacelli e soprattutto Lazzerini. Ma quando il pari in una gara invece del campionato cadetto, tra Brescia e Catanzaro, di quasi 24 anni dopo sembra già scritto per tanti motivi, tra cui proprio le papere dei portieri, ecco materializzarsi il fattore B, oltre a quello C per il Catanzaro, con Bonini che sbuca dal nulla e fa… scempio di un Brescia forse suo nemico in una vita precedente.

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