Riceviamo e pubblichiamo
In questi giorni gli esponenti di Forza Italia e il consigliere regionale Antonello Talerico hanno messo in risalto le deficienze strutturali di alcune scelte di questa amministrazione, tra cui la questione bando rifiuti.
La risposta di Fiorita non è stata diretta, ma ha preferito far uscire pubblicamente in rappresaglia i consiglieri Barberio, Capellupo, Caviano, Carpino e Serò con un attacco diretto e personale nei confronti di Antonello Talerico, senza ovviamente rispondere alle questioni tecniche ed amministrative eccepite dall’opposizione.
Questo dimostra come il sindaco Fiorita non solo è il sindaco delle fake news, ma è anche il sindaco che trasforma i consiglieri di maggioranza in piccoli servi pronti a firmare una nota stampa, senza magari neanche capirne il contenuto.
Fiorita per questa città è una vera iattura (anzi come direbbe il consigliere Serò, che ogni tanto bisticcia con la lingua italiana, una “iettatura”), un manipolatore, tanto da far dimenticare ai consiglieri Barberio e Serò di essere stati eletti in Consiglio comunale con i voti del consigliere Talerico (che aveva formato le liste ove i due erano stati candidati).
Quindi, non solo servi sciocchi (politicamente parlando s’intende), ma anche ingrati. Comprendiamo l’acredine del Consigliere Serò, già portaborse del consigliere Talerico, che lo aveva inserito anche come praticante avvocato nel proprio studio legale, accogliendolo prima ancora di laurearsi, poi sempre il Serò era stato inserito nella struttura regionale, dove percepiva un regolare stipendio ed era stato indicato, sempre dal Talerico, capogruppo consiliare.
E’ chiaro che avendo il consigliere Talerico cacciato il portaborse Serò dal proprio studio, dalla propria struttura regionale e dal gruppo politico, avesse covato odio nei confronti di chi gli aveva dato plurime occupazioni lavorative.
Ma Fiorita questa volta ha avuto la capacità di far perdere la memoria ai consiglieri Serò e Barberio, che hanno dimenticato non solo di essere stati eletti con Talerico, ma soprattutto di aver fortemente sostenuto gli assessori espressi da quella compagine politica nelle persone di Antonio Borelli, Giorgio Arcuri e Giusy Pino.
In pratica Barberio e Serò rinnegano loro stessi, con attacchi puerili quanto banali, solo perché da buoni servi del mediocre sindaco Fiorita sottoscrivono comunicati connotati di rabbia ed insulti, senza riuscire però ad entrare nel merito delle questioni sollevate da Talerico.
Serò, inoltre, dimostra di non conoscere proprio la politica – non solo quella locale – ma neanche quella regionale, poiché il contributo e la vicinanza non solo di partito tra il Consigliere Talerico ed il Presidente Occhiuto ha prodotto tante utilità amministrative e politiche al sindaco Fiorita.
Che oggi rinnega pur conoscendo bene il lavoro fatto dal consigliere Talerico nella battaglie sanitarie per la riattivazione della seconda Pet per i malati oncologici, o per il mantenimento del consiglio nazionale delle ricerche a Catanzaro mantenendo anche una risonanza magnetica che sarà utile per la riduzione delle liste di attesa, per non parlare dell’emendamento grazie al quale Fiorita ha ottenuto dalla Regione le risorse economiche per bitumare le strade di Catanzaro.
A parte questo Fiorita sa bene del sostegno ricevuto in Regione – anche tramite Occhiuto – dal consigliere Talerico per i fondi del Porto, per quelli dello Stadio, per la metropolitana, per la pratica di Palazzo Fazzari e dell’impianto di Alli e, per tutte quelle pratiche dove l’incapacità amministrativa di Fiorita ha messo a rischio molti fondi, alcuni salvati e tanti persi.
Oppure Fiorita dimentica i milioni di euro ricevuti dalla Regione per le varie opere strutturali che si stanno realizzando? Del resto il temperamento di Talerico ben noto a tutti, difficilmente può dirsi servile.
Il Presidente Occhiuto ha fatto un ottimo lavoro di comunicazione e la Calabria è su tutte le reti nazionali, tant’è che anche il mediocre sindaco Fiorita si è candidato – senza vergogna – ad avere il capodanno Rai.
Davvero non comprendiamo cosa abbia voluto dire il consigliere comunale Serò, quando parla di servilismo, proprio lui che da portaborse oggi è diventato un servo ingrato.
Resta che i tanti consiglieri usciti sulla stampa a comando del sindaco sempre più debole nell’immagine e nella sostanza, confermano le enormi difficoltà argomentative di questa marmaglia amministrativa.