La guerra interna al Pd catanzarese per la segreteria cittadina e non solo, che attualmente serpeggia senza essere ancora scoppiata se non su irriverentemente.com/, preoccupa anche i piani alti del partito a Roma. Che avrebbero ricevuto il cosiddetto Dossier Catanzaro, peraltro l’ennesimo pare, alla vigilia dei congressi di Circolo di fine novembre-inizio dicembre. Non possiamo, come ovvio, darvi tutti i dettagli del suo contenuto, anche perché non si tratta certo di un rapportino… dattiloscritto. Quanto, semmai, di alcune evidenze fornite alla leader Elly Schlein in persona e ai suoi ‘“colonnelli”. Ergo, il contenuto (se divulgato nei dettagli) sarebbe smentibile in quattro e quattr’otto senza possibilità di replica. Ma resta la possibilità di accennarne il tenore che porta alla segnalazione di certe figure, le quali vengono giudicate inidonee a rappresentare il partito stesso. Che però, in mancanza di prove concrete e “pistole fumanti”, fa il pesce in barile e si limita a monitorare la situazione, impedendo l’accesso a determinati ruoli a chi è in prima persona un soggetto… chiacchierato. Resta, però, il problema di quanti siano la diretta emanazione di questi esponenti assai… sgraditi e indesiderati.

Il nodo gordiano delle figure di rappresentanza dei soggetti indesiderati

Sul nodo gordiano delle figure di rappresentanza dei soggetti indesiderati, le solite gole profonde (quelle più affidabili e fuori dalla mischia) con cui siamo in contatto da anni ormai assicurano che al momento opportuno saranno… fatti fuori pure i loro “prestanomi”. O, per dirla meglio, saranno messi da parte senza colpo ferire come gli (scomodi, ma ancora utili) danti causa. Sarà però vero? Quando c’è di mezzo il Pd noi nutriamo notoriamente seri (e a nostro avviso molto fondati) dubbi. Perplessità che però stavolta potrebbero essere fugate subito dopo aver acquisito il nome che sarà scelto, e soprattutto aver capito le dinamiche della stessa scelta, per la guida dei Democrat dei Tre Colli. Perché da tutto ciò si evincerà se ci sarà stato accordo tra le varie anime locali dei Dem o al contrario se si andrà allo scontro aperto, con relativa battaglia all’ultimo sangue, e vittoria di un gruppo su quello rivale. Si saprà insomma tutto, lo ribadiamo. “Ma c’è un… però”, direbbe la famosa serva con cui fare i conti in un noto vecchio adagio. Il riferimento è alla data del congresso cittadino, per quanto se ne sa allo stato fissato per il prossimo 12 gennaio.

Il congresso cittadino del Pd già il 12 gennaio? Possibile! Ma nient’affatto certo

Un paio di settimane scarse, quindi, ci separerebbero dal citato congresso. Che, come già scritto (leggi qui: irriverentemente.com/?p=10227), in politica sono appena un… secondo in termini temporali. Ma bisogna capire se si celebrerà tra sole due domeniche, ovvero in quella a chiusura della settimana dell’Epifania, o più realisticamente chissà quando. Un fatto tutt’altro che secondario. Perché, nell’occasione non c’è unicamente, e non tanto anzi, l’immancabile guerra di potere nelle file della dirigenza Pd quanto lo scontro tra opposte visioni. Del Pd medesimo in primis, della politica e forse anche della vita più in generale. Lo diciamo sapendo come a fronteggiarsi siano una componente assai più “ortodossa e morigerata” e una invece molto più “disinvolta e spregiudicata”! Comunque sia, a breve vi proporremo anche un “pezzo-bomba”… collegato.

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