C’è davvero una “loggia massonica” pericolosa a Catanzaro? Piano, facciamo ordine. E veniamo subito allo strano clima (elettrico) che si respira in Calabria e, più nello specifico nel capoluogo, da un paio di settimane a questa parte. Un clima fatto di voci che si rincorrono, rumors, fughe di notizie e così via. C’è addirittura chi ha ad esempio scritto di imminenti operazioni antimafia o nei confronti di politici locali di alto livello. E chi sui social, immancabili purtroppo, si è subito improvvisato esperto critico del sistema dell’informazione, bocciando l’articolo perché poco circostanziato. E, soprattutto, privo di nomi. Un pezzo eccessivamente generico insomma. E quindi, per alcuni, addirittura inutile. Perché cioè non utile ad alimentare la “prudery” dell’opinione pubblica. Che vuol sapere il nome dei colpevoli, a cui magari per ironia della sorte ha leccato il c..o fino al giorno prima. Salvo gridare al mostro, ma sempre dopo. Sebbene di certi soggetti le porcherie si conoscano anche prima.

Dopo la premessa, i pesanti rumors su Catanzaro

Ma al di là di quanto detto, torniamo subito alla loggia sospetta (per giunta con qualche “fratello” arrestato negli anni scorsi, perché ritenuto intraneo un contesto mafioso), che avrebbe una mission precisa: approfittare del “mantello coprente” della massoneria (non tutta da… buttare, peraltro. E avendone fatto parte, sebbene per un periodo di tempo assai limitato e con scarso interesse per la maggior parte delle sue liturgie, sappiamo di cosa parliamo). Chi ha costituito e fatto crescere la loggia in questione, infatti, alimenterebbe il suo ruolo di mediatore d’affari (criminali) tra “il mondo di sotto e quello di sopra”. Che tradotto significa sdoganare boss e gregari di ‘ndrangheta, mettendoli in diretto contatto con elementi della società civile. Professionisti, imprenditori et similia, interessati a fare affari o bisognosi di aiuto economico, o per far carriera, che accettano dunque di buon grado di coprire con la loro presenza di insospettabili l’insopportabile olezzo della mafia.

I disegni criminali del vero “capo-loggia” con un fantoccio messo al suo posto

Ma vi è di più rispetto a quanto scritto: il soggetto in questione (rappresentato da un fantoccio, suo… trolley, che non conta un ca@@o e deve servire il padrone messo al vertice della loggia per salvare le apparenze) approfitta di tale “associazione” per schermare una figura (oltretutto già al centro di vari scandali, ma finora nessuna indagine conosciuta a carico) a lui vicinissima. Una persona che si occupa di lavare il denaro sporco delle consorterie legate al vero “capo-loggia”. Che si avvale proprio dell’ombrello massonico per mettere al riparo chi, portando avanti simili operazioni, rischia tantissimo. Così come rischiano parecchio tutti gli aderenti alla loggia stessa, la maggior parte dei quali perfettamente consapevoli (e quindi complici o almeno conniventi) di quanto gli accade intorno. Solo che molti di loro ormai dipendono, sul piano economico e non soltanto, dal faccendiere da cui sono stati cooptati, essendo in ballo senza potersi fermare. O meglio, non convenendogli farlo. Pena, la perdita di ogni vantaggio e gravi ritorsioni. 

La massoneria stessa dovrebbe intervenire prima degli inquirenti per far pulizia al suo interno

È di tutta evidenza che la situazione fin qui descritta, se effettiva nei termini inquietanti in cui sembra delinearsi (su cui noi continueremo a indagare), sarebbe molto preoccupante. Ma noi, per quel poco (ribadiamo) che abbiamo conosciuto dall’interno la massoneria, confidiamo anche in un intervento degli organismi preposti per indagare e, se del caso, prendere i giusti provvedimenti. Tipo isolare, punendo prim’ancora che a farlo sia la ben più incisiva azione delle autorità inquirenti, quanti insozzano l’istituzione medesima. Usata come Cavallo di Troia unicamente per perseguire il proprio arricchimento personale e la sete di potere da parte di personaggi mediocri, altrimenti destinati al più totale anonimato. Un fatto su cui riflettere a fondo. E che dovrebbe indignare chiunque, in primis i loro fratelli massoni perbene. Sarebbe davvero un segnale confortante!

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