Riceviamo e pubblichiamo
“Credo che questo governo regionale sia l’unico nella storia degli ultimi 30 anni a non aver ampliato il bacino dei precari, anzi ad aver lavorato per contenerlo, per assorbirlo con iniziative rivolte alla stabilizzazione”.
Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Piano delle Politiche attive del lavoro (Padel), alla quale sono intervenuti anche l’assessore alle Politiche del lavoro e alla Formazione professionale, Giovanni Calabrese, e i dirigenti generali, del dipartimento Lavoro, Fortunato Varone, e del dipartimento Programmazione, Maurizio Nicolai.
Padel è il Piano per l’occupazione 2023-2027, a valere sul PR Calabria Fesr-Fse+ 2021 – 2027, in ambito Fse+, relativamente alle priorità “Una Calabria con più opportunità” e “Una Calabria più inclusiva per i giovani”.
Uno strumento, nuovo e strategico, concepito in sinergia tra Dipartimenti Lavoro e Programmazione Unitaria della Regione, con l’obiettivo di garantire nuove forme di lavoro in Calabria.
Tredici gli interventi previsti per una dotazione finanziaria complessiva di 183 milioni di euro.
“Con questo Piano – ha aggiunto Occhiuto – abbiamo voluto programmare, con fondi PR Calabria Fesr-Fse+ 2021 – 2027, nuovi interventi, 13 per la precisione, raggruppati in quattro tipologie con interventi rivolti all’autoimprenditorialità, all’occupazione, formazione e competenze, servizi per il lavoro, la maggior parte dei quali in avvio entro fine 2024 e alcuni nei primi 6 mesi del 2025.
Mi piace che una parte di queste risorse siano state destinate a sviluppare percorsi per incentivare il lavoro da remoto, che diventa anche un modo per rigenerare i nostri borghi. che rischiano di morire perché non c’è più la presenza dei giovani”.
“Un altro nostro obiettivo di cui si tiene conto in questo Piano è quello di far diventare l’immigrazione una circostanza, un’occasione, per creare un tessuto di lavoro diffuso sul territorio, attraverso lo stimolo verso iniziative di cooperazione per i tanti migranti che la Calabria accoglie.
Ringrazio – ha concluso il presidente Occhiuto – l’assessore Calabrese e i dipartimenti regionali Lavoro e Programmazione, con i dirigenti generali, Fortunato Varone, Maurizio Nicolai, per il lavoro svolto, per la stesura di un Piano che prevede incentivi anche per l’auto-imprenditoria femminile e per l’economia sociale. Un Piano pensato per i giovani, le donne e i lavoratori svantaggiati con una serie di importanti misure dirette a migliorare l’inserimento e il reinserimento nel mondo del lavoro, a promuovere un lavoro di qualità, a potenziare l’integrazione pubblico-privato e le competenze digitali e verdi”.
L’assessore Calabrese ha raccontato l’iter per la stesura del Piano per l’occupazione “frutto – ha affermato – di uno studio approfondito della situazione economica calabrese”. “Oggi – ha proseguito – è un momento importante e di grande soddisfazione. Finalmente si inizia a programmare e non più a lasciare al caso avvisi sporadici. Siamo di fronte ad una programmazione importante che nasce anche dal confronto con le associazioni di categoria e con i sindacati, dalla concertazione al Tavolo per il lavoro. Siamo partiti da zero, da un momento in cui non c’era nulla, mancava anche una norma di riferimento e con l’approvazione della legge sulle politiche del lavoro, con la costituzione del Tavolo, con l’agenzia per il lavoro, oggi siamo arrivati a presentare questo Piano che prevede risorse importanti per 183 milioni di euro attraverso una serie di misure che siamo certi e convinti porteranno occupazione seria, reale e di qualità in Calabria”.
“Un risultato importante – ha rimarcato l’esponente della Giunta – ottenuto grazie al dipartimento Lavoro, con il direttore Varone, e al dipartimento Programmazione, con il direttore Nicolai. Insieme si sta portando avanti l’indirizzo politico del presidente Occhiuto e del governo regionale. La nostra priorità è quella di fare in modo che i calabresi possano rimanere in Calabria attraverso un lavoro vero, attraverso una formazione di qualità andando a risolvere le problematiche serie che vengono dal passato e soprattutto programmando in base alle esigenze delle aziende calabresi. Inoltre, abbiamo sviluppato misure che prevedono anche il lavoro di smart working con l’obiettivo di ripopolare le aree interne. Con tutti questi strumenti possiamo veramente rappresentare le esigenze di tutte le aziende”.
“Il lavoro per poter vivere in una regione come la nostra è fondamentale e importante. Perciò, l’utilizzo di queste risorse è una risposta a tutte le incertezze. Per la prima volta pianifichiamo un Piano per lavoro con largo anticipo attraverso una serie di avvisi importanti che metteremo in campo entro il prossimo anno; ciò significa che c’è oggi da parte del governo regionale un cambio di passo, un approccio culturale diverso nell’affrontare queste problematiche. Altri interventi riguardano gli incentivi per le imprese che puntano a migliorare le condizioni di sicurezza sul luogo di lavoro.
Abbiamo anche previsto misure per il lavoro in smart working con l’obiettivo di ripopolare le aree interne, abbiamo una gamma di strumenti importanti a 360 gradi che possono rappresentare le esigenze di tutte le aziende. La programmazione di queste risorse, per la prima volta pianificate con largo anticipo, attraverso strumenti che metteremo in campo entro il prossimo anno, significa che c’è oggi un cambio di passo da parte della politica regionale. Il nostro obiettivo – ha dichiarato infine l’assessore Calabrese – è quello di raggiungere 10 mila persone con le misure di politica attiva del lavoro: questo sarebbe un grande segnale di cambiamento per far restare i nostri giovani in Calabria”.
In allegato i 13 interventi del Piano per l’occupazione 2023-2027che sono stati illustrati nel dettaglio dal dirigente Varone il quale ha sottolineato che “per la prima volta si realizza un Piano che prevede una pianificazione di numerosi interventi con una tempistica certa e con la maggior parte degli avvisi a sportello, per dare la possibilità a tutti di partecipare e di trovare sempre uno strumento utile per lavoratori e imprese”.
Interventi Piano delle Politiche attive del lavoro