Riceviamo e pubblichiamo
Addio al pronto soccorso che sarebbe dovuto nascere nel presidio ospedaliero di Germaneto a Catanzaro. Purtroppo i solenni impegni sottoscritti nel protocollo d’intesa fra Regione e UMG di Catanzaro sono stati disattesi. Infatti, secondo l’accordo entro un massimo di sei mesi dalla entrata in vigore, aprile 2023, si sarebbe dovuto provvedere al finanziamento per la realizzazione dello stesso. E, in ogni caso, per bocca dello stesso commissario straordinario dell’Aou ‘Renato Dulbecco’, ci vorranno non meno di due anni per il suo completamento a partire per l’appunto dal decreto di finanziamento. Peccato che di quest’ultimo se ne siano perse le tracce. Tempi incerti quanto incompatibili con i bisogni di assistenza dei pazienti calabresi.
È l’ennesima occasione persa per rafforzare il nostro già fragile servizio sanitario regionale e, in particolare, l’area dell’emergenza urgenza archiviando l’ipotesi di istituire la relativa scuola di specializzazione. Se, con ogni probabilità, il secondo pronto soccorso a Catanzaro resterà un sogno, quantomeno si provveda a rafforzare quello del Pugliese, che da anni assiste senza sosta i pazienti dell’intera area centrale della Calabria e, per questo, si ritrova in perenne affanno e con il valoroso personale sotto pressione. Nonostante i diversi bandi espletati, mancherebbero all’appello una decina di medici e diverse altre unità di infermieri e di ausiliari.
Non è più tempo di pannicelli caldi. Non appena si registrano picchi di accessi, il pronto soccorso va in tilt. Serve piuttosto una soluzione strutturale e veri incentivi affinché il personale medico sia attratto dalla prospettiva di lavorare nel pronto soccorso. Almeno su questo, la ‘Dulbecco’ dovrebbe dimostrare di essere l’ospedale più importante della Calabria e fra i più grandi del Mezzogiorno.
BRUNO GALLO
PRESIDENTE
MOVIMENTO POLITICO
NUOVA GENESI