Riceviamo e pubblichiamo

Lo ripeteva sempre, mister Lopresto, prima di entrare in campo: “Ragazzi, noi giochiamo per divertirci; perciò prima di tutto rispetto per l’avversario e per l’arbitro. Il nostro obiettivo è la coppa disciplina.”

E alla fine del campionato il premio è arrivato davvero: la Federazione Italiana Giuoco Calcio – Lega Nazionale Dilettanti di Catanzaro – ha assegnato all’Associazione sportiva amatoriale “Totò Mancuso” di Cropani la coppa disciplina per la stagione sportiva 2024-2025.

Nei giorni scorsi una qualificata delegazione della “Totò Mancuso” è stata ricevuta dal Presidente della Lega Calcio – Delegazione provinciale di Catanzaro – Saverio Mirarchi che ha consegnato l’ambito trofeo.  

Non nasconde l’emozione il promotore dell’associazione Michele Mancuso, figlio del compianto “Totò” scomparso prematuramente alcuni anni fa.

Che assieme a tanti altri concittadini cropanesi amanti dello sport hanno dato vita al progetto amatoriale: “la coppa disciplina dice chi siamo.

Quando si parla di calcio, soprattutto tra amici o in una squadra amatoriale come la nostra, la prima cosa che viene in mente sono i risultati: chi ha vinto, chi ha segnato, come è andata l’ultima partita.

Ma c’è un altro aspetto, spesso sottovalutato, che dice molto più di qualsiasi risultato: il comportamento in campo. E qui la nostra squadra ha fatto la differenza”.

Non è un trofeo qualunque, aggiunge mister Lopresto: “non si vince solo con i piedi, ma con la testa e soprattutto con il cuore.

Non serve fare gol, ma saperli incassare con dignità.

È il premio che va a chi gioca pulito, a chi rispetta l’arbitro anche quando sbaglia, a chi non insulta l’avversario e non perde la testa dopo un contrasto.

In sostanza, a chi onora il calcio, come ha fatto la “Totò Mancuso” in questo campionato amatoriale.

La coppa disciplina è proprio quella che ci fa capire che tipo di squadra siamo.

Perché può anche capitare di perdere, ma se esci dal campo con la consapevolezza di aver dato tutto con rispetto, senza cartellini, senza proteste inutili, allora esci a testa alta e puoi dire di avere vinto comunque.”

La “Totò Mancuso” ha partecipato per la prima volta al campionato amatoriale nella stagione passata, ma annovera tra le fila calciatori di lungo corso, alcuni anche importanti professionisti in passato come Francesco e Maurizio Murfone, lo stesso mister Michele Lopresto e tanti altri che hanno solcato campi importanti nella loro storia calcistica.

Giovani e meno giovani, professionisti e non, tutti hanno fornito il loro contributo per costruire una vera e propria identità della squadra amatoriale: “una squadra che punta alla coppa disciplina – afferma il capitano Pasquale Flecca – è una squadra in cui ognuno si fida dell’altro, che tiene al nome che porta, che sa che ogni parola o gesto in campo parla anche per chi sta in panchina o sugli spalti a fare il tifo.

Significa giocare non solo per vincere, ma per rappresentare qualcosa.”

Noi, amatori “Totò Mancuso”, conclude il più esperto del gruppo Francesco Murfone, “non siamo solo un gruppo di giocatori, siamo amici, siamo adulti che scelgono di ritagliarsi un po’ di tempo a disposizione per fare qualcosa che amano e che fa bene alla salute fisica e mentale; la coppa disciplina è, in fondo, un modo per lasciare il segno.

Forse non tutti si ricorderanno di quanti punti abbiamo fatto in questa stagione, ma di sicuro si ricorderanno come ci siamo comportati, nel rispetto dello sport e della passione vera per il calcio.”
 

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