Riceviamo e pubblichiamo
A 33 anni dalla Strage di Via d’Amelio, da quel giorno nulla è stato come prima.
33 anni fa a Palermo pochi giorni dopo l’uccisione di Giovanni Falcone e della sua scorta, viene perpetuata dalla Criminalità Organizzata la strage di Via d’Amelio dove perde la vita il Giudice Paolo Borsellino e la sua scorta.
I giorni che hanno separato il Giudice Paolo Bosellino dalla strage di Capaci dove ha perso la Vita il suo amico e suo collega Giovanni Falcone, alla strage che lo ha colpito, sono giorni bugiardi.
Tra i più inquietanti della storia Repubblicana, che ancora oggi non sono giunti ad una verità giudiziaria.
Ci sono bravissimi Magistrati che con grande scrupolosità stanno cercando di dare delle risposte , a tante questioni mai chiarite.
Una su tutte la consapevolezza di Paolo Borsellino, che bisognava velocizzare il procedimento di alcune inchieste, perché c’era poco tempo, ed ormai tutti l’avevano lasciato da solo, soprattutto probabilmente alcune Istituzioni ad ogni livello.
Un Uomo, un Servitore dellp Stato Paolo Borsellino, che nonostante questa lucida consapevolezza, ha con rettitudine, portato avanti il suo lavoro, sempre con quella obbedienza e fedeltà alle Istituzioni, che probabilmente in alcuni settori hanno avuto atteggiamenti opachi ed omissivi.
Verremo a sapere prima o poi una verita giudiziaria, su quei giorni, ma voglio ricordare il Giudice Paolo Borsellino e la sua scorta, tra quelle persone giuste, che ogni giorno, sono presenti nei nostri pensieri, per ricordarci, che ognuno di noi, indipendentempente dai ruoli deve vivere nella onestà e nel rispetto della legalità.
Ma, soprattutto, deve fare in modo che il sacrificio di un ‘ Giusto’ come Paolo Bosellino, non sia stato vano. Mai.